Un video caricato di recente trasforma ingegnosamente The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom in un'esperienza di Super Mario Galaxy. Pubblicato nel maggio 2023, Tears of the Kingdom, il sequel di Breath of the Wild del 2017, è l'ultimo dell'acclamata serie Zelda di Nintendo. Spesso paragonato ad altri successi Nintendo come Pokémon Scarlatto e Viola e vari titoli di Super Mario, il gameplay di Tears of the Kingdom è stato ora giustapposto in modo creativo a quello di Super Mario Galaxy.
Un giocatore, Ultrababouin, ha mostrato questo intelligente confronto in un post su Reddit in cui presentava il suo video, "Super Zelda Galaxy". Il montaggio incorpora magistralmente i riferimenti all'amato gioco Wii del 2007, Super Mario Galaxy, evocando nostalgia in molti spettatori. La ricreazione dell'iconica sequenza di apertura di Super Mario Galaxy, con il risveglio di Mario e l'incontro con uno Sfavillotto, è un esempio particolarmente sorprendente.
Questo impressionante montaggio "Super Zelda Galaxy", realizzato dai fan, la cui produzione ha richiesto quasi un mese, è stato inviato al subreddit di Hyrule Engineering, una comunità dedicata alle creazioni di Tears of the Kingdom, come contributo al concorso di design di giugno. Ultrababouin, un prolifico costruttore precedentemente riconosciuto come Ingegnere del mese (dicembre e febbraio), ha anche realizzato altre ricreazioni degne di nota, tra cui una versione Tears of the Kingdom del Master Cycle Zero di Breath of the Wild.
L'innovativo sistema di costruzione di Tears of the Kingdom, assente nel suo predecessore, consente la costruzione di veicoli e macchine complessi. Ciò ha portato a creazioni straordinarie da parte dei giocatori, come una portaerei perfettamente funzionante con un bombardiere schierabile, che mostra l'impressionante potenziale creativo del gioco.
Il prossimo capitolo di Zelda, Echoes of Wisdom, in uscita il 26 settembre, segna un allontanamento dalla tradizione della serie. Al posto di Link, questo gioco avrà come protagonista la principessa Zelda.
