Casa Notizia Il designer di giochi Neil Druckmann discute la pianificazione del sequel su "The Last of Us"

Il designer di giochi Neil Druckmann discute la pianificazione del sequel su "The Last of Us"

by Mila Feb 25,2025

Al vertice dei dadi di Las Vegas, Neil Druckmann di Naughty Dog e Cory Barlog di Sony Santa Monica hanno discusso del tema pervasivo del dubbio nello sviluppo del gioco. La loro conversazione di un'ora ha coperto le insicurezze personali, le idee vitali discernenti e le sfide dello sviluppo del personaggio in più giochi.

Una domanda sullo sviluppo del sequel ha spinto una risposta sorprendente di Druckmann: non pianifica in anticipo i sequel. Si concentra intensamente sull'attuale progetto, avvicinandosi a ogni gioco come se fosse il suo ultimo. Eventuali idee sequel sono integrate organicamente nel presente lavoro, piuttosto che salvate per rate future. Ha spiegato il suo approccio ai sequel come processo retrospettivo, identificando elementi irrisolti e potenziali archi di personaggi di giochi precedenti. Se non emerge alcuna direzione avvincente, considera di porre fine alla storia del personaggio. Ha citato la serie Uncharted come esempio, sottolineando il loro approccio iterativo alla narrazione di ogni gioco.

Neil Druckmann

Al contrario, Barlog ha rivelato un approccio molto diverso, pianificando meticolosamente trame interconnesse che abbracciano anni, persino decenni. Lo ha descritto come un "pazzo comitato di cospirazione" di idee interconnesse, riconoscendo lo stress intrinseco e il potenziale per l'interruzione di mutevoli dinamiche di squadra e prospettive in evoluzione. Druckmann lo ha contrastato, esprimendo una mancanza di fiducia necessaria per una pianificazione a lungo termine, preferendo concentrarsi su compiti immediati.

La discussione si è spostata sul pedaggio emotivo dello sviluppo del gioco. Druckmann ha condiviso un aneddoto sulla dedizione appassionata di Pedro Pascal al suo mestiere, sottolineando che l'amore per la creazione è la forza trainante dietro il loro lavoro, che supera lo stress, la negatività e persino le minacce di morte.

Cory Barlog

La riflessione di Druckmann sulla sua traiettoria di carriera, spinta dalla discussione di Barlog e dal recente ritiro di un collega, hanno portato a una conversazione sul punto in cui l'ambizione diventa sufficiente. Barlog descrisse candidamente la natura implacabile della spinta creativa, paragonandola a un demone insaziabile che spingeva per risultati costanti, anche dopo aver raggiunto traguardi significativi. Druckmann ha fatto eco a questo sentimento ma ha espresso un approccio più misurato, con l'obiettivo di ridurre gradualmente il suo coinvolgimento per creare opportunità per gli altri di prosperare. La risposta umoristica di Barlog, "molto convincente. Ho intenzione di andare in pensione", ha fornito una conclusione spensierata a una conversazione profondamente perspicace.